Oggi
il battito del mio cuore è talmente veloce ed incontrollato che vivo
nell’angoscia possa cedere da un momento all’altro.
Quando
avverto questa sensazione ho come l’impressione che la mia anima sia ad anni
luce da me, facendomi percepire il mio corpo come un sacco vuoto.
Da
un po’ di tempo è così, corro tutto il giorno per raggiungerla adottando mille
strategie.
Di
tanto in tanto l’acciuffo ed il ricongiungimento gratifica la mia autostima,
anche se la sensazione generale percepita è di una enorme stanchezza, talmente
diffusa da non riuscire nemmeno a godere del traguardo raggiunto.
Altre
volte mi è proprio impossibile.
Oggi
è uno di quei giorni in cui ogni mezzo acquisito con il tempo e l’esperienza
sembra essere vano.
L’anima
corre via ed io ne riesco a percepire solo un punto in lontananza. Ciò che
avverto è sconforto e rassegnazione. Lo esprime ogni parte del mio corpo,
apatia, trascuratezza, sono il mio pane quotidiano.
Oggi
il cuore batte forte nell’estenuante tentativo di ricongiungersi, ma è tutto
vano.
Oggi non
ho alternative, se non quella di sperare che si stanchi prima lei di correre.
Spesso ci sono più cose
naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare.
Victor Hugo, Oceano, 1989 (postumo)
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