martedì 31 marzo 2015

Uno sbadiglio, un ricordo ...



Sarà la primavera, il cambio di orario, l'arrivo di Aprile dolce dormire... 
Fatto sta che da qualche giorno mi sveglio la mattina e l'istinto mi farebbe cambiare fianco e dormire nuovamente.
Con fatica mi preparo e vado al lavoro, il secondo caffè della giornata ed ecco che la situazione va via via peggiorando. 
Sulla sedia ho una postura scomposta, come quella di chi ha la necessità di appoggiare sempre più cm del proprio corpo su di una superficie, posizione che non modifica nemmeno al passaggio di qualcuno. 
A pranzo ci arrivo arrancando e dopo un pasto se possibile leggero, la situazione peggiora davanti al monitor che tutto fa apparire, tranne quello a cui sto lavorando. 
Osservo distrattamente il volto dei colleghi e l'espressione sul loro volto tradisce che anche per loro o la primavera o il pranzo sta procurando lo stesso effetto.
Così, con l'occhio che a stento rimane aperto, raggiungo ricordi lontani, di me a scuola, dopo la ricreazione in giardino, con ancora l'odore della polvere sui vestiti, seduta al banco nelle fila dietro, l'astuccio aperto di lato e la maestra di italiano che ci invita a coricare la testa sulle braccia incrociate mentre ci racconta una storia. 
Osservare il fiato caldo formare un alone sulla formica verde acqua del banco, il quale mi restituiva quell'odore di legno misto disinfettante e polvere. 
Sentire lo scandire del battito del cuore sulle mani, ascoltare la voce lenta della maestra che mi rapiva e portava in luoghi lontani e fantastici, luoghi da sogno. 
Ecco, adesso qui, davanti a questa pagina che poco a poco prende forma, pagherei oro per poter rivivere quel momento.
Il tavolo non è lo stesso ovviamente, ma credo di poter sentire lo stesso odore di allora . 
Peccato solo la voce stridula della collega che parla al telefono, di quella dei colleghi che si accavalla, peccato non essere nelle fila dietro, non avere la maestra che ci invita a prendere posizione per leggerci una storia, l'essere al lavoro e non a scuola, che mi pagano per lavorare e non per dormire, non avere più sei anni ... per il resto ... per il resto mi aggrappo al ricordo. 

9 commenti:

  1. A luglio ( ho vissuto in collegio) la ricreazione in giardino veniva sospesa. Le suore dicevano che faceva molto caldo in giardino per giocare. Dormivamo nei laboratori, nel modo che hai detto tu.
    Ma non c'era nessuno a raccontarci un racconto. Solo una ragazza grande addetta al silenzio e a farci dormire, ma il sonno non arrivava.
    Di quei pomeriggi una cosa bella la ricordo pure io.
    Le finestre avevano e hanno ancora infissi in legno alla romana. Attraverso le fessure degli infissi, sotto il soffitto si proiettavano le ombre di chi passava in istrada.
    Era come stare a cinema, anche se a dire il vero non c'era molto traffico. Un carretto, una figura di una persona e io che guardavo e sognavo di volare via da quel posto.
    Al contrario di te non ho nostalgia alcuna di quei tempi.
    Non pagherei neppure un centesimo

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    1. Bello e commovente anche il tuo ricordo. E' proprio vero che anche in situazioni difficili, prestando la giusta attenzione, possiamo sempre estrapolare qualcosa di bello. Sognare non costa poi molto!
      Grazie per il contributo

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  2. Difficile commentare questo Post ... preferisco prenderlo cosí com'é , e sognare un pochino con te .
    Ma - attenzione - non trasformiamo i ricordi in presenze tangibili , in " realtá alternative " a cui aggrapparci .
    Nella vita , in ogni vita , percorriamo un percorso tortuoso , necessario per diventare migliori .
    È in quest'ottica che dobbiamo inserire le esperienze passate , non venerarle come icone o cercare di ripeterle continuamente .
    Tutto avviene in tempi e modi appropriati , spetta a noi archiviare con saggezza , approfittare delle lezioni che ne derivano ...

    BUONA GIORNATA D'AMORE !!

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    1. Forse quando il fisico e la mente raggiungono un grado tale di stanchezza, quando questo avviene in un momento non consono al riposo, abbandonarsi ad un ricordo è reso necessario dal cercare un pò di ristoro. Credo di aver provato questo ...
      Buona giornata anche a te Led

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  3. ... Hmmm .. non concederti attenuanti : vivere nel passato é OUT !!! ;-)
    Pesced'Aprile a parte , ti capisco , ma , please , non lasciarti travolgere dai ricordi .. é PERICOLOSO !!!

    BAACIO !

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  4. Senza i ricordi cosa saremmo ? Ben vengano alla superficie quando l'insofferenza ci affligge. Io sono molto aiutata dalle mie esperienze passate, soprattutto da quelle piacevoli: sono un tiramisù eccellente!
    La ruotine del lavoro può essere soffocante anche se in questo periodo di crisi il dirlo grida vendetta per chi il lavoro non ce l'ha.
    Bel testo, letto con molto piacere.
    Buona notte ;-)
    Nou

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    1. Io ho una memoria da elefante, anche se mi impegnassi a dovere non riuscirei a ricordare nei minimi dettagli qualcosa. Nel bene e nel male ci convivo.
      Spero siano solo questi primi giorni del cambio orario a farmi girare con gli occhi socchiusi :-)

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  5. non si poteva dormire a scuola. Non c'era tempo! C'era troppo da imparare secondo loro. Ma oggi, vorrei tanto perdermi nel sonno..

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    1. Purtroppo anche oggi sopravvivo strisciando ... mi vengono in mente quelle fialette che mi propinava mia mamma da piccola al cambio di stagione, quelle con il tappino rosso da premere e miscelare ... oh non ricordo il nome ... magari oggi c'è di meglio però!

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