giovedì 2 aprile 2015

Dare voce al silenzio ... con la musica




Caro L, amico mio,
è un sacco di tempo che non ci vediamo, o come diresti tu: sono 3 anni, 1.095 giorni e non sono 1.094 perchè non è intercorso un anno bisestile.
Mi hanno detto che sei cresciuto e superi in altezza la mamma, che a scuola vai bene e che preferisci la matematica, le scienze e la musica. 
La musica, quella si che era la "lingua internazionale", la chiave con la quale aprire la porta verso di te, il tuo mondo altrimenti silenzioso.
Ricordi, cantavo una canzone ed il tuo viso si illuminava, il tuoi occhi celesti entravano in contatto con i miei, sprigionavi una gioia incredibile, contagiosa.
Mi chiedevi di cantare, ancora, e ancora, di tanto in tanto mi arrestavo e tu prontamente sussurravi la parola successiva. 
Sapevi alla perfezione tantissimi testi e contare fino a 100 già a 3 anni. Un portento!
In tutti gli altri momenti i tuoi occhi guardavano altrove, il silenzio che ti avvolgeva era assoluto e impenetrabile fino a volte esplodere in un tormento tangibile, in grida. 
Allora ci era oscura la ragione di una tale reazione, nemmeno la tua mamma, abituata a leggere i tuoi pianti sin dalla nascita riusciva a capire. Per anni chiuso dentro un'involucro, un bozzolo dentro il quale costruivi i tuoi tasselli.
Per entrare in contatto con te c'era solo la musica ed il ripetere costante di frasi e azioni. 
Abbiamo imparato così a crescere insieme L, in maniera originale ed intensa, combattendo battaglie durissime contro quella società cieca e sorda.
Abbiamo scoperto un mondo colorato di tutti i colori dell'arcobaleno, così com'è ovunque, solo collocati secondo il tuo ordine e a saperci guardare dentro, OH CHE MONDO!!!
Ho conosciuto te L, un bambino biondo con gli occhi azzurri che ama la musica, un bambino originale, un bambino autistico.
Ciao L ti chiamo domenica, che è tra due giorni!



3 commenti:

  1. Un abbraccio tinto di blu all'angelo biondo e alla sua mamma!

    Un grazie a te per aver condivisione una pagina tanto importante.

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  2. A volte ci penso e scopro una sorta di curiosità nel chiedermi quale sia il filo conduttore dei pensieri di un autistico. Deve essere talmente elaborato da superare le comuni reti neurali, avendo un solo corpo per esprimerlo.

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  3. Leggo solo ora. Sono commossa. Spero che abbiate trascorso una buona domenica di Pasqua e una.buona Pasquetta.
    :-)

    .

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